L’obiettivo principale è quello di realizzare un edificio rappresentativo, innovativo e flessibile, capace di ospitare una sala conferenze da 150-200 posti e una serie di spazi accessori (foyer, bar, uffici) funzionali alle attività dell’Autorità Portuale e aperti alla fruizione pubblica.
Il progetto mira a generare un’architettura fortemente identitaria, ispirata alla cultura materiale e simbolica di Ravenna. I riferimenti ai mosaici bizantini, alle trame industriali e ai riflessi acquatici diventano spunti per una composizione architettonica che punta alla leggerezza e alla trasparenza.
Il volume principale si configura come un lungo parallelepipedo a sezione leggermente trapezoidale, sospeso su una piattaforma gradonata che funge da podio, da spazio urbano e da paesaggio artificiale. L’edificio si orienta verso il canale, con una leggera torsione che lo apre alla città, accentuando la sua funzione di landmark visivo.